Trattiamo articoli di abbigliamento, accessori e DPI certificati secodo le normative vigenti in termini di sicurezza sull’ambiente di lavoro.
I nostri clienti possono contare su un partner preparato per avere una consulenza seria e affidabile a tutela dei propri dipendenti.
Clicca sulla voce per scoprire le relative certificazioni:
indumenti di protezione indossati durante la saldatura e i procedimenti connessi che presentano rischi comparabili.
Indumenti ad alta visibilità in grado di segnalare visivamente la presenza dell’utilizzatore.
Indumenti di protezione dagli effetti delle precipitazioni.
Abbigliamento di protezione contro le intemperie e contro il freddo a temperature inferiori a -5 C°. Copertura dal freddo (2 C°|-5 C°) al magazzino frigorifero (-25 C°) fino al congelatore (-40C°).
Abbigliamento di protezione contro le temperature moderatamente basse, al di sopra dei -5° C.
Indumenti di protezione chimica che offrono una protezione di durata limitata contro spruzzi o piccoli schizzi di agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6])
Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi – Requisiti prestazionali per indumenti con collegamenti a tenuta di liquido (Tipo 3) o a tenuta di spruzzi (Tipo 4), inclusi gli articoli che proteggono solamente parti del corpo (Tipi PB [3] e PB [4])
Indumenti di protezione non ventilati contro la contaminazione radioattiva di particelle.
Indumenti di protezione chimica resistenti alla penetrazione di aria a carico di particelle solide pericolose.
Indumenti protettivi che assicurano protezione contro gli agenti infettivi.
indumenti di protezione che devono essere resistenti al calore e al fuoco contro i pericoli legati ad un arco elettrico.
Indumenti di protezione contro la propagazione di fiamma
Indumenti di protezione costruiti con materiali flessibili progettati per proteggere il corpo, ad eccezione delle mani, dal calore e/o fiamma.
A: propagazione di fiamma; B: calore convettivo; C: calore radiante; D: spruzzi di alluminio fuso; E: spruzzi di ferro fuso; F: calore da contatto.
Livello 1: basso rischio; livello 2: rischio medio; livello 3: alto rischio.
Indumenti di protezione che disperdono le cariche elettrostatiche, utilizzati per dissipare le scariche che possano innescare incendi.
Definisce requisiti di base e supplementari (facoltativi) per le calzature di sicurezza per usi generali. Le scarpe che rientrano in questa categoria sono dotate di puntali che devono resistere, senza rompersi, a forze di 200 joule e schiacciamento fino a 15 kN.
Definisce requisiti di base e supplementari (facoltativi) per le calzature di sicurezza per usi generali. Le scarpe che rientrano in questa categoria sono dotate di puntali che devono resistere, senza rompersi, a forze di 100 joule e schiacciamento fino a 10 kN.
Definisce i requisiti delle scarpe di sicurezza per usi generali, proteggendo il lavoratore da rischi meccanici e di scivolamento.
Definisce un metodo di prova per determinare la resistenza elettrica ed elettrostatica delle calzature.
Definisce i requisiti generali e i procedimenti di prova per la progettazione e fabbricazione dei guanti protettivi. Tale norma può essere applicata anche per i manicotti per la protezione del braccio e dell’avanbraccio.
Definisce requisiti e metodi di prova per guanti che proteggono contro gli agenti chimici.
Definisce requisiti e metodi di prova per guanti che proteggono contro i micro organismi.
Definisce i requisiti fisici e prestazionali, i metodi di prova per i guanti di protezione contro i rischi meccanici.
Definisce requisiti e metodi di prova per guanti che proteggono contro calore e/o fuoco.
Definisce requisiti e metodi di prova per guanti che proteggono contro il freddo trasmesso per convenzione fino a -50° C.
Specifica requisiti e metodi di prova per guanti che proteggono contro i pesticidi.
I guanti G1 offrono un livello di protezione inferiore rispetto ai guanti G2, mentre i guanti GR sono adatti alle operazioni di rientro dopo aver irrorato i pesticidi.
Specifica i requisiti funzionali che devono avere i vari dispositivi di protezione personale degli occhi e richiama alcune normative che dettagliano i requisiti che devono soddisfare i vari DPI.
Filtri per saldature e tecniche connesse.
Protettori degli occhi e del viso a rete.
Filtri ultravioletti EN 379, protezioni specifiche per i filtri automatici di saldatura.
Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la saldatura e i procedimenti connessi.
Specifica i requisiti funzionali che devono avere i vari dispositivi di protezione personale degli occhi e richiama alcune normative che dettagliano i requisiti che devono soddisfare i vari DPI.
Filtri per saldature e tecniche connesse.
Protettori degli occhi e del viso a rete.
Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la saldatura e i procedimenti connessi.
Specifica i requisiti fisici e prestazionali, i metodi di prova e i requisiti di marcatura per i caschi di sicurezza industriali.
Specifica i requisiti fisici e prestazionali, i metodi di prova per gli elmetti isolanti da utilizzare su impianti di Categoria O e I destinati ad essere utilizzati in ambienti in cui vi è la possibilità di contatto con un elevato potenziale di tensione elettrica (fino a 1000 V ca e 1500 V cc).
Stabilisce i requisiti minimi di filtrazione per i vari livelli di protezione dei facciali filtranti.
Stabilisce i requisiti di protezione, i metodi di prova e la marcatura per semimaschere filtranti a valvola con filtri antigas o combinati.
Stabilisce le caratteristiche di progettazione, costruzione e i metodi di prova per garantire un’efficacia standardizzata.
In base all’efficacia di filtrazione batterica, la normativa suddivide le mascherine in tre classi:
Per le quali la forza frenante passa da una media di circa 15 km a 9 km.
Norma sperimentale che specifica i requisiti e i metodi di prova per i dispositivi di ancoraggio destinati all’uso da parte di più persone contemporaneamente.
Specifica le caratteristiche generali e di monitoraggio dei sistemi di protezione individuale contro le cadute.
Norma che specifica che le ispezioni periodiche devono essere fatte al massimo ogni 12 mesi da una persona competente.
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